martedì 20 ottobre 2015

Romania - Tour della Transilvania - Parte 1 (Bucarest - Sinaia)



Diciamo che in Transilvania ci sono arrivato quasi per caso. La Romania non è mai stata in cima alla lista dei miei posti da visitare. Eppure eccomi qui, a raccontarvi del mio primo viaggio on the rail, il mio viaggio nella "Terra di Dracula". Questo è stato il mio tour della Transilvania.



Da sempre la Transilvania, importante regione della Romania, viene associata a castelli, vampiri e cupe leggende, ma non è solo questo. La Transilvania ha molto altro da offrire. Già prima di atterrare riesci a farti un'idea  di cosa sia la Romania: Natura purissima! Ogni città è circondata da chilometri e chilometri di verde e già dall'alto puoi gustarti quello che poi toccherai con mano. 

Questo qui è stato il mio itinerario:
  



BUCAREST
La mia avventura inizia e finisce nella capitale della Romania, Bucarest. Tra tutte le città e i luoghi che ho visto è sicuramente quella che meno mi ha convinto. Ha posti molto belli per carità, ma ho preferito il resto. Una volta atterrati, la prima cosa da fare era raggiungere la città. Prendere i biglietti per l'autobus di linea (il 780 e 783 raggiungono il centro città) è già stato complicato di suo, con la cassiera della biglietteria che parlava un inglese incomprensibile e con un listino prezzi esposto che non corrispondeva ai prezzi reali. Ma vabè, non è stata la cosa peggiore. L'autobus non era pieno, ma di più. Ero praticamente attaccato alla porta d'ingresso e potevo anche non aggrapparmi a nulla perché comunque era impossibile muoversi o cadere. La corsa fino al centro inoltre è stata un'impresa. Non dico che i romeni non sappiano guidare, dico solo che abbiamo rischiato 3 incidenti nel giro di un quarto d'ora (macchine che tagliavano da una corsia all'altra, chi sorpassava da destra o chi inchiodava di colpo... insomma, di tutto). Una volta arrivati in stazione e aver ringraziato tutte le divinità conosciute per essere ancora vivo, le disavventure sono continuate, purtroppo. Vi do un consiglio importante: se mai andrete a Bucarest tenete bene a mente che i bus e la metropolitana appartengono a compagnie diverse! Voi direte "ma sarà scritto da qualche parte?!", ebbene così non è e in più le gentilissime cassiere (perché le macchinette automatiche qui non esistono) non vi spiegheranno nulla. Detto ciò, c'è da dire che almeno la metropolitana funziona bene ed è molto economica (come tutta la Romania del resto). Pensate che con soli 8 lei (circa 2 euro) avrete l'abbonamento giornaliero per l'intera linea metropolitana.
Un altro grosso problema della Romania è la segnaletica. Tu cammini in giro e molte volte non trovi i nomi delle vie e delle strade e questo può creare seri problemi, poiché non capisci se la direzione che hai preso è giusta o meno. Questo problema è venuto a galla già dall'inizio per cercare l'ostello. 
Apro una piccola parentesi sull'ostello. Di solito non sono uno che si lamenta e mi adatto facilmente, ma questo posto era davvero pessimo. Ho alloggiato all'Hostel Formenerg Bd. Gheorghe Sincai, Sector 4
Sembrava un campus universitario con tante stanze in lunghi corridoi. Una volta fatto il check-in e aperta la stanza mi rendo subito conto della situazione. Stanza sporca, lavandino rotto che perdeva e allagava il bagno, moquette di peli nella doccia e porta del bagno che per chiuderla sbatteva al gabinetto. Ormai ero quasi rassegnato a Bucarest e dato che dovevo passarci solo una notte non ho fatto neanche tante storie. Ho chiuso la stanza e sono andato a scoprire la città.

Lago artificiale al Parcul Herastrau

Il primo posto in cui mi sono recato è stato Parcul Herăstrău. E' il parco cittadino più grande di tutta la capitale e al suo interno è presente perfino un lago artificiale. E' un parco bellissimo, con un'immensa varietà di fiori coloratissimi, alberi e sculture di ogni genere. Io sono stato fortunato, dato che in quei giorni si svolgeva una sagra dedicata al folklore romeno ho potuto vedere da vicino abiti, musica tipica e tradizioni di questo popolo.

Ingresso sagra folkloristica

Per immergermi ancora di più nella cultura del posto ho deciso di visitare il Muzeul Satului, ovvero il museo del villaggio. Un museo a cielo aperto enorme. Praticamente un villaggio composto da edifici e case tipiche del '700-'800 proveniente dalle varie regioni della Romania. Quasi tutte le case sono visitabili dall'interno e passi ore a girovagare senza meta tra le varie abitazioni sistemate qua e là. A farti compagnia lungo tutto il percorso ci sono degli adorabili gatti che abitano il museo. Una meta da non perdere a Bucarest.

Muzeul Satului

Dato che il giro al parco mi ha portato via parecchie ore, ho deciso di tornare in ostello. Prima però, tappa all'Hard Rock (ho il costoso vizio di collezionare maglie del noto brand), per comprare la maglia. Lungo la strada che costeggia il parco, mi sarebbe piaciuto ammirare l'Arco di Trionfo, che però ahimè era in ristrutturazione. E così tra un camionista romeno che mi ha chiesto indicazioni stradali e un tramonto sul Monastero Casin mi sono ritrovato a Piața Unirii (Piazza dell'Unità), la piazza più importante di Bucarest. E' qui che si capisce il momento storico di questa città, a metà tra la recente dittatura comunista e la voglia di guardare avanti attraverso il capitalismo occidentale. Piazza dell'Unità è anche questo: cartelloni pubblicitari CocaCola, Heineken o Pepsi posti sui tipici palazzi sovietici che circondano la piazza. Da qui è impossibile non scorgere il palazzo del Parlamento, di cui parlerò in seguito. Ho deciso di percorrere a piedi tutta Bulevardul Unirii, la strada che unisce la piazza al parlamento. Un enorme viale alberato con fontane, che la sera danzano con schizzi colorati dei colori della bandiera romena.
Questo è stato il mio primo giorno in Romania, il meglio deve ancora venire.

Fontane in Bulevardul Unirii


SINAIA



Il secondo giorno è stato quello dell'inizio vero e proprio del mio viaggio in Transilvania. Finalmente ho lasciato la caotica Bucarest per recarmi nei paesini della leggendaria regione romena. Per spostarmi ho utilizzato esclusivamente treni (davvero economici qui). Prima tappa: SINAIA.
Sinaia, è un piccolo borgo situato a 800 m di altezza circondato dal verde paesaggio montano dei Carpazi. La cittadina deve il suo nome al Monastero di Sinaia, fatto costruire da un nobile romeno nel XVII secolo dopo un pellegrinaggio al monte Sinai. Al centro del complesso monastico sorge la chiesa. Un edificio religioso ortodosso bellissimo. La disposizione dei mattoni all'esterno, le colonne intrecciate all'ingresso o i coloratissimi affreschi all'interno rendono questo luogo davvero incantevole. All'interno del complesso monastico è possibile visitare anche il primo edificio religioso datato 1690.

Monastero di Sinaia

Una cosa mi ha colpito particolarmente qui in Romania, la religione. Prima di questo viaggio i rituali del cristianesimo ortodosso mi erano praticamente sconosciuti e per ignoranza credevo che fossero simili a quelli cattolici. Sono rimasto sorpreso la prima volta che ho visto il "segno della croce" fatto diversamente da come viene fatto da noi e ancora più sorpreso quando sono entrato per la prima volta in una chiesa: decine e decine di persone in piedi, anche molto vicine, che fissano il fondo della struttura. Qui la religione è molto sentita, forse più che da noi, e non era raro vedere anche ragazzi dedicarsi ai riti religiosi.

Candele nel Monastero

Oltre al monastero da cui prende il nome, Sinaia è famosa sopratutto per i due castelli costruiti nei pressi della cittadina: il Castello di Peles e il Castello di Pelisor. Le due strutture sorgono più in alto rispetto al centro abitato, quindi ci sarà da camminare un po' prima di giungere a destinazione. Nonostante la strada in salita, il percorso è stato molto piacevole in quanto interamente circondato da alberi. Il Castello di Peles sbuca all'improvviso in tutta la sua bellezza. Nonostante io sia più un amante dei castelli medioevali, quello di Peles resta comunque tra i miei preferiti. Con la sua aurea fiabesca a circondarlo e con il suo stile neo rinascimentale tedesco, il palazzo ricorda molto i castelli della Svizzera o della Baviera. Il Castello di Peles è un castello unico al mondo ed è impossibile non restare a bocca aperta una volta dentro: gli enormi saloni sono decorati con tele, affreschi, pareti rivestite in pelle di Cordoba, ricami in seta, sculture e impreziositi da lampadari di vetro di Murano e soffitti di legno intagliati. Fantastico! Il Castello è stato progettato come residenza estiva di Re Carlo I ed è stato il primo castello ad avere un impianto di riscaldamento e una rete elettrica. Le uniche cose che mi hanno un po' lasciato perplesso sono le audioguide (che sembravano tradotte con Google Translate (Luigi XIV diventa Ludovico XIV)) e il personale (età media 50-60 anni e molti non sapevano nulla d'Inglese, nonostante sia una delle mete più gettonate dell'intera Romania).

Castello di Peles

Nelle immediate vicinanze sorge il Castello di Pelisor, detto anche Piccolo Peles, fatto erigere da Re Ferdinando e arredato dalla moglie, la Regina Maria. Sicuramente tra i due non c'è minimamente paragone, ma anche il Piccolo Peles ha il suo perchè. Più che un castello con torri e guglie, sembra quasi una villa in stile tirolese, la cui bellezza è chiusa  all'interno. Tra le circa 100 stanze è possibile assaporare il gusto estetico della regina, che ha arredato il palazzo con pezzi pregiati come mobili viennesi o intere collezioni griffate Tiffany. La simpaticissima guida ci ha illustrato egregiamente ogni particolare del palazzo, sottolineando più volte come molti dei materiali utilizzati per costruire gli interni del castello fossero di origine romena. Tutto ciò con fierezza e orgoglio, lo stesso che caratterizza ogni persona di questa terra. La chicca del Castello di Pelisor è sicuramente la stanza d'oro: una stanza, le cui pareti sono ricoperte interamente da foglie di cedro (simbolo della Scozia, terra natale della Regina) d'oro.

Castello di Pelisor

Sinaia è una città vivace e movimentata. I turisti animano le vie passeggiando tra le bancarelle, i chioschi di prodotti tipici e le vetrine dei negozi. Sono tantissimi i turisti che ogni anno affollano la città, questo per le innumerevoli attività che si possono svolgere. Oltre infatti ai due castelli, Sinaia dispone di un famoso casinò, importanti impianti sciistici e innumerevoli sentieri da trekking ed escursionismo. Ci sarà un motivo se viene chiamata "La Perla dei Carpazi".

Ho passato una bella giornata a Sinaia e in serata mi sono recato alla stazione per prendere il treno successivo. Prossima fermata: Sighisoara.

A.   


Leggi qui la SECONDA PARTE  e la TERZA PARTE del racconto.  

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