domenica 25 ottobre 2015

Romania - Tour della Transilvania - Parte 2 (Sighisoara)

Sighisoara

Eccoci qui per la seconda parte del mio personalissimo tour della Transilvania. Dopo aver visitato Bucarest e Sinaia, come vi avevo anticipato alla fine del post precedente, la tappa successiva del mio viaggio è stata Sighisoara. Vediamo un po' come sono andate le cose.



Se ti sei perso la prima parte, leggila pure QUI e scopri cosa è successo.
Ho lasciato Sinaia in serata, intorno alle 20 circa, prendendo il treno che da lì a 4 ore mi avrebbe portato a Sighisoara. Dopo un'intensa giornata passata a camminare con lo zaino in spalla, quello che mi ci voleva era qualche oretta per potermi riposare in tranquillità. Sarebbe stato piacevole, ma il destino, o chi al suo posto, ha deciso di farmi uno scherzo. In Romania nella maggior parte dei treni il posto è assegnato automaticamente all'acquisto del biglietto. Il mio posto era in uno scompartimento quasi del tutto vuoto, all'interno c'era solo un uomo. Appena sono entrato, in preda al panico, il tizio ha iniziato a dondolare (un po' come fanno i pazzi), abbracciandosi le ginocchia, con gli occhi sgranati, indeciso se fissare me, il pavimento o il vuoto. "Perchè a me?" è stato il primo pensiero che ho avuto per la testa. Non posso nascondere di aver anche avuto paura in qual momento, nonostante il tipo fosse magro e non certo un gigante, ma comunque non mi fidavo. Con il passare dei minuti si è calmato, ha iniziato a rivolgermi la parola e a sorridermi con i soli 4-5 denti che aveva in bocca. Ovviamente parlava solo romeno e l'inglese non sapeva nemmeno cosa fosse. Dopo che per più di una volta mi aveva chiesto dei soldi per mangiare e dopo avergli regalato dei biscotti che avevo nello zaino (che non ha apprezzato per via della sua mancanza di denti) in cabina è arrivato un altro ragazzo che fortunatamente parlava inglese. Ecco allora che mi ha spiegato tutto. Il tipo nel treno era un senzatetto e approfittava dei treni per andare in bagno e dormire. Ma non è tutto, anzi è solo l'inizio. Mi ha raccontato che lui ballava e cantava in cambio di denaro e mi ha mostrato qualche suo video su youtube. Il suo nome è Ionic (non so come si scriva di preciso) e vive a Targu Mures. Ebbene, sono stato così fortunato da poter assistere a una sua performance, che ora potrete gustare anche voi.





Dire che è stata una delle esperienze più divertenti della mia vita forse è riduttivo. Il timore che avevo avuto solo qualche ora prima ormai era del tutto svanito e ringraziavo quella macchinetta della stazione per avermi assegnato quel preciso posto.

Ionic non è però stato l'unico incontro interessante della serata. In quello stesso scompartimento, ad un tratto, mentre il "ballerino" non c'era, è comparso un altro senzatetto. E' entrato in silenzio, con una bottiglia di birra in mano, che ha subito nascosto chiedendomi scusa quando l'ho notata. Era lui ad avere paura e a sentirsi quasi fuori luogo lì. Anche lui parlava esclusivamente romeno, ma quando ha iniziato a parlare era come se capissi ogni cosa. Mi ha raccontato un pò la sua storia: è stato in Italia, a Milano. Era ospite alla Caritas e ha ringraziato me personalmente per vestiti, cibo e per tutto ciò che ha ricevuto. Dopo l'Italia si è trasferito in Ungheria, dove ha fatto dei documenti falsi (che mi ha mostrato), prima di tornare in Romania. Il controllore però ha interrotto il suo racconto, invitandolo a scendere poiché senza biglietto. Lui senza fiatare si è alzato ed è andato via. Non so come si chiamasse quell'uomo, ma è stato un piacere incrociarlo.
Dopo i vari incontri, dopo essermi appisolato e successivamente svegliato con Ionic che mi era caduto addosso mentre dormiva, eccomi finalmente a Sighisoara.
Data l'ora tarda in cui avevo previsto di arrivare, ho prenotato una stanza in una pensione vicino alla stazione, così da andare a riposarmi subito e dedicarmi alla visita della città il giorno seguente.
Il nome della pensione è: Pensionea Mario, Str. Garii 11. Ve lo consiglio. Stanze ottime e personale gentilissimo.


Chiesa Ortodossa nella periferia di Sighisoara


E' difficile trovare una parola per descrivere Sighisoara. Qui, più che in altri posti, ho trovato delle contraddizioni. Questo luogo, a detta di molti uno dei più belli della Romania, vive agli opposti: lo splendore del centro storico, delle chiese, delle stradine o dei paesaggi ha come cornice una periferia abbandonata a se stessa, con strade deserte e palazzi degradati dal tempo. Arrivare dalla periferia al centro ti lascia basito. Non si riesce a credere di come sia possibile una situazione del genere, eppure è così.
Il centro della città comunque è favoloso, non a caso è considerato patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO. Le stradine acciottolate, le casette colorate con i fiori sui davanzali, le chiese e l'aurea medievale fanno da cornice alla Torre dell'Orologio, che maestosa svetta al centro della città. Questa torre, detta anche Torre del Consiglio, è il simbolo della città e al suo interno è presente un museo dedicato alla storia di Sighisoara. In cima sono fissate delle targhette che indicano direzioni e distanze dei vari luoghi lontani nel mondo, Polo Nord e Polo Sud compresi.



Torre dell'Orologio

La città è famosa sopratutto per aver dato i natali a Vlad Tepes, personaggio storico che ha ispirato Bram Stoker per il suo Dracula. Per circa 1 euro è anche possibile visitare la casa natale di Vlad, anche se a mio pare è solo una trovata puramente turistica. La casa è situata nella centralissima piazza cittadina, circondata da palazzi storici, case coloratissime e tanti ristoranti.



Scorci di Sighisoara


Ore 10.30 del mattino, ero alla ricerca di un bar per poter fare colazione. Di bar purtroppo non ce n'era neanche l'ombra. Data l'ora avevo deciso che anche una "colazione salata" sarebbe potuta andare bene. Nella piazza leggo un cartellone davanti ad un locale che offre un "Langos al formaggio" per 5 lei, così mi dirigo ad un tavolo e mi siedo. Neanche un minuto dopo arriva la cameriera per l'ordinazione, in tutta sicurezza ordino il mio Langos. La cameriera, con la gentilezza di chi è abituata a vedere ogni giorno gente che va lì ad ordinare cose non loro, se ne va senza nemmeno degnarmi di uno sguardo indicandomi una porticina nascosta di fianco al locale. Quindi mi reco verso questa porta e inizio a salire le rampe di scale, una dopo l'altra, seguendo dei fogli con varie scritte come "Langos" o "Fast Food" che tappezzavano i muri. In cima alle scale c'era una porta aperta. Entro e mi ritrovo in un'abitazione a metà tra un locale e una casa. Qualche istante dopo viene verso di me una bambina di circa 9 anni che mi chiede l'ordinazione. Dopo aver richiesto il mio agognato Langos al formaggio e dopo che la bambina aveva iniziato a cucinare, ho notato che nella stanza di fianco (praticamente un soggiorno) vi era una signora in pantofole che stava venendo verso di noi. In quel momento ho realizzato la situazione, ero a casa di sconosciuti che avevano trasformato la loro casa in un "ristorante" e che stavano cucinando per me. E' stata un'esperienza strana, ma sono assolutamente felice di averla fatta. Ho mangiato un ottimo Langos e ho anche insegnato a dire "prego" alla bambina in italiano, inglese e tedesco (bambina fortunata, dato che di tedesco so dire solo "danke" e "bitte").

Un altro luogo caratteristico di Sighisoara è una collinetta vicino a Piata Cetatii, sulla cui cima sono presenti una scuola, una grande chiesa con annessa cripta e un cimitero. La particolarità sta nel fatto che per salire in cima si attraversa una scalinata coperta, la celebre Strada Scolii.


Ingresso della Strada Scolii


La cima della collina è il luogo che ho preferito della città. Qui la natura prende il posto dei palazzi colorati e il cimitero è un qualcosa di fantastico. L'atmosfera che si respira è unica. I giganteschi alberi che filtrano la luce del sole con le loro imponenti chiome, le tombe che sbucano qua e là sul terreno sconnesso, l'edera che cresce ovunque... meritano più di ogni altra cosa qui a Sighisoara.



Cimitero


Ecco allora che dopo Sighisoara sono pronto per la prossima tappa del mio tour: Brasov. Così mi sono recato in stazione. Prima di partire decido di fermarmi in un bar lì vicino per pranzare con qualcosa di rapido. Per non rischiare indico le pietanze sul menu "Sandwich with pesto and mozzarella" e "Chocolate Croissant", ma non so perchè mi sono ritrovato a mangiare un panino con formaggio, lattuga e pomodoro e un muffin alla cannella. Mah, i misteri della Transilvania!

A.     

CONTINUA QUI CON LA TERZA PARTE: Brasov e Bucarest

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